Se il vostro debitore non rispetta il pagamento dovuto o se il vostro ex coniuge non paga l’assegno di mantenimento che vi spetta, è bene svolgere indagini patrimoniali sul soggetto per poter intraprendere poi un’azione di recupero.
Se il vostro debitore non rispetta il pagamento dovuto, è bene svolgere indagini finalizzate al recupero dei crediti per poter intraprendere un’azione di pignoramento presso terzi.
Quando si ha un credito da recuperare è bene verificare le disponibilità economiche del debitore, rintracciando i suoi conti correnti.
Come noto il pignoramento è quell’atto con cui si procede con l’espropriazione forzata di uno o più beni di proprietà di un debitore al fine di soddisfare le proprie pretese.
A tal proposito l’articolo 543 del Codice di procedura civile autorizza il creditore ad aggredire anche quei beni che pur appartenendo al debitore non sono ancora nelle sua disponibilità: si parla di pignoramento presso terzi, ad esempio, quando il pignoramento riguarda lo stipendio, la pensione o lo stesso TFR.
Per poter procedere è quindi necessario verificare la posizione lavorativa del debitore, in modo che si possa conoscere il datore di lavoro e/o eventuali pensioni percepite dal soggetto.
Ogni qual volta si ha la necessità di recuperare un credito, prima di procedere, è bene effettuare delle indagini patrimoniali sul soggetto debitore.
Per esempio, nel caso si debba effettuare un recupero credito da un’azienda, per quanto potrebbe sembrare banale, è indispensabile verificare preventivamente presso il registro imprese se questa è ancora attiva.
Alla morte di un debitore, nel caso in cui vi sia l’intenzione di recuperare un credito, risulta necessario impegnarsi nella ricerca degli eredi.
Tuttavia non è detto che tutti i chiamati all’eredità siano rintracciabili celermente. Se, per esempio, risultano trasferiti all’estero, hanno interrotto ormai da tempo i rapporti con il de cuius o appartengono ad un altro nucleo familiare, la ricerca sarà più complessa.
Nel caso in cui un debitore venga meno alla restituzione di un credito causa sopraggiunta morte, il soggetto creditore, per tutelarsi, potrà avvalersi della successione ereditaria del defunto.
In altre parole, qualsiasi erede che abbia proceduto nell’atto di accettazione dell’eredità, conseguentemente entrerà in possesso dei beni del defunto, sia che essi siano attivi o passivi.
Il servizio Rintraccio Eredi permette di rendere noti i successori legittimi del debitore defunto, in modo tale da garantire al creditore una base sulla quale fondarsi per poter tornare in possesso del credito perduto.
I settori interessati da questo fenomeno vanno dall’edilizia all’intrattenimento.
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La sentenza della Cassazione ha riscritto le regole per l’attribuzione dell’assegno di divorzio.
