Come fare se i tuoi debitori ritardano nel pagare le fatture?
Ecco come prevenire i problemi di liquidità legati ai ritardi nei pagamenti delle fatture.
A causa dell’ingente crisi economica che ha investito il nostro paese negli scorsi anni, e che a oggi non si è ancora risolta, c’è stato un progressivo aumento delle chiusure e dei fallimenti di aziende nei più svariati settori. La causa principale è spesso legata ai ritardi nei pagamenti delle fatture emesse, che a lungo andare portano ad ammanchi di cassa di grande portata, e quindi al fallimento delle aziende stesse.
Il ritardo nei pagamenti è una delle problematiche più diffuse che investono il nostro paese, non solo per quanto riguarda le PMI (Piccole e Medie Imprese) ma anche tra privati.
A supporto delle imprese, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290/2016, il decreto del 17 ottobre 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, emanato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale decreto disciplina i limiti, i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione di finanziamenti agevolati, atti a ripristinare la liquidità delle PMI che ne beneficiano e che risultano in crisi a causa di mancati pagamenti, dovuti all’insolvenza da parte di imprese debitrici.
Le azioni di riferimento sono:
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estorsione;
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truffa;
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insolvenza fraudolenta;
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false comunicazioni sociali.
Se da un lato il ministero cerca di aiutare le PMI in difficoltà, dall’altro sono le aziende stesse a doversi tutelare per evitare di finire vittima di questo fenomeno.
Come prevenire i problemi di liquidità in sei semplici mosse
La prevenzione è fondamentale in un periodo in cui, troppo spesso, il destino di un’azienda è nelle mani di terzi. Spesso si affronta la situazione degli insoluti quando ormai è troppo tardi: attuare delle misure preventive, e saper individuare in modo tempestivo eventuali problemi legati a mancati incassi, può fare la differenza sul proseguimento del vostro business.
Ecco quindi pochi semplici passi che sarebbe bene seguire:
1 – prestare attenzione ai segnali che arrivano direttamente dai clienti, come ad esempio:
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l’aumento del numero di richieste di informazioni commerciali,
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la riduzione o incremento improvviso di ordini,
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l’aumento di dispute e controversie,
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l’elevato turnover del personale,
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pagamenti lenti o fermi,
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assegni ritirati e impossibilità di contattare il cliente.
2 – cercare informazioni sulla solvibilità dei clienti;
3 – avere una severa gestione dei debitori;
4 – stabilire il livello di perdite massimo sostenibile;
5 – puntare su decisioni di credito strutturate;
6 – scambiare esperienze e informazioni in ambito di pagamento.
La prevenzione è sicuramente un valido aiuto per cercare di evitare situazione di crisi di cassa. Cosa fare però, nel caso in cui anche la prevenzione non bastasse?
Cosa fare per salvaguardare i vostri crediti?
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