La Cassazione ha scritto l’ultima parola sull’assegno di divorzio. Cosa cambia
La sentenza della Cassazione ha riscritto le regole per l’attribuzione dell’assegno di divorzio.
La sentenza della Cassazione ha riscritto le regole per l’attribuzione dell’assegno di divorzio.
Per stabilire gli obblighi a carico del proprietario di casa e dell’affittuario è necessario conoscere le norme che regolano il cosiddetto contratto di locazione. Queste ultime sono semplici da comprendere e facili da ricordare: è innanzitutto bene sapere che non esiste un unico contratto di affitto ma tanti a seconda delle esigenze delle parti.
Il creditore di un soggetto con regolare contratto di lavoro oltre che sottoporre a pignoramento lo stipendio mensile di quest’ultimo, può inoltre procedere pignorando le somme percepite dallo stesso a titolo di trattamento di fine rapporto di lavoro.
In seguito al cambiamento del codice penale chi non paga l’assegno di mantenimento dei figli e dell’ex coniuge rischia una multa di oltre 1000 euro e il carcere fino a un anno; tuttavia è caos sull’applicazione e sulle diverse tutele che da esso derivano.
Ancora una volta si è verificato un episodio di maltrattamento di anziani all’interno delle mura domestiche.
Il giudice deve valutare sia il tenore di vita goduto dal figlio sia la situazione reddituale di entrambi i genitori nel quantificare l’entità dell’assegno di mantenimento dei figli; in quest’ultimo caso, anche attraverso indagini tributarie.
Le libere scelte di vita dell’ex coniuge non possono pesare sull’assegno divorzile che, senza alcuna costrizione, decide di rinunciare a una carriera promettente, accettare un part-time e/o licenziarsi.
La dichiarazione di successione è un documento fiscale a carico degli eredi del defunto ed è necessaria ad informare l’Agenzia delle Entrate sull’ammontare e sulla composizione del patrimonio ereditato per il calcolo di diverse imposte che variano a seconda del valore dello stesso e del grado di parentela.
Il conto corrente è un prodotto finanziario ormai presente in ogni famiglia. Solitamente questo strumento presenta un solo intestatario, ma per esigenze di varia natura esso può essere intestato a più persone per dar modo alle stesse di accedere alle somme versate e operare come titolari, si parla quindi di conto corrente cointestato. Vediamo assieme quali sono i diritti e gli obblighi dei cointestatari.
Il coniuge che abbandona la casa coniugale rischia l’addebito a meno che non vi sia una giusta causa o un accordo con l’altro.