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Novità Pignoramento Pensioni: sale il limite di impignorabilità

Pignoramenti
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Con il decreto legge 115/2022, (meglio conosciuto come “decreto aiuti bis”), convertito con la legge 140/2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21/9/2022 ed entrato in vigore il successivo 22 settembre, il legislatore ha innalzato l’importo minimo di impignorabilità delle pensioni (minino vitale) da 702,42 euro a 1.000,00 euro modificando il comma 8 dell’art. 544 del Codice di procedura civile.

Un’importante misura che tutela i pensionati, in quanto categoria più esposta alla crisi e all’inflazione crescente. L’obiettivo del Decreto è tutelare i soggetti più deboli, fissando un nuovo minimo vitale da garantire ai pensionati, anche in caso di debiti con lo Stato.

L’importo che viene preso a modello come somma di denaro vitale è quella dell’Assegno sociale, la prestazione che l’INPS riconosce alle persone svantaggiate e che aumenta di anno in anno in base alla variazione dell’indice dei prezzi. In pratica, prima della modifica non poteva essere toccata la parte della pensione pari circa a 1,5 volte la quota dell’Assegno sociale (468,11 euro nel 2022), ma ora il limite è salito a due volte l’assegno in questione.

Cosa cambia con il decreto Aiuti-bis?

Come premesso, con il decreto Aiuti-bis, la soglia fino alla quale non è ammesso il pignoramento della pensione è stata rivista al rialzo: si passa da 700 a 1.000 euro.

In particolare, l’emendamento approvato dal Senato prevede che le pensioni non potranno essere pignorate “per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000,00 euro. La parte eccedente di tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di Legge

Dunque, sulle somme eccedenti 1.000 euro, il pignoramento potrà avvenire:

  • comma 3: per crediti alimentari nella misura autorizzata dal presidente del tribunale o da un giudice da lui delegato;
  • comma 4: nella misura di un quinto per i tributi dovuti allo Stato, alle province e ai comuni, ed in eguale misura per ogni altro credito;
  • comma 5: il pignoramento per il simultaneo concorso delle cause sopra esposte non può estendersi oltre la metà dell’ammontare delle somme predette.

Fino a 1.000 euro, pertanto, la pensione diventa completamente impignorabile: non si può applicare il prelievo di un quinto normalmente previsto ai fini dell’estinzione di altri debiti di cui si sia stati obbligati al pagamento da decisioni giudiziarie.

Come funziona il pignoramento delle pensioni?

Il pignoramento è l’espropriazione forzata dei beni del debitore quali beni mobili o immobili, o crediti o beni del debitore che sono nella materiale disponibilità di terzi. L’esecuzione avviene nel momento in cui, su richiesta del creditore, quest’ultimo non riceve le somme a lui dovute nei modi e nei termini concordati. Il creditore può dunque procedere all’avvio del pignoramento finalizzato a prendere ciò che gli spetta rivalendosi appunto sulla pensione o stipendio.

La pensione si può pignorare:

  • presso ente previdenziale di riferimento (es. INPS) tramite trattenute
  • presso l’Istituto di Credito presso cui la somma viene mensilmente versata

Le soluzioni di Clipeo

Il pignoramento delle pensioni torna a essere uno tra gli strumenti giuridici più idonei allo scopo di saldare i debiti del titolare. Individuare le relazioni bancarie e i relativi conti correnti, oltre che l’ente previdenziale di riferimento è indispensabile per poter far valere il proprio titolo esecutivo.

Clipeo, la piattaforma online di BD Business Defence propone servizi differenziati a seconda delle esigenze del creditore.

MONEY è un’indagine che consente di rintracciare i rapporti di uno o più istituti di credito, unitamente ai conti corrente posseduti.

JOB offre un’indagine finalizzata ad individuare gli eventuali trattamenti pensionistici, e quindi l’ente previdenziale di riferimento, con la stima dell’emolumento percepito.

JOBANK, invece, è un’indagine mirata all’individuazione delle due più importanti patrimonialità aggredibili di un soggetto pensionato: gli emolumenti derivanti dalla pensione e le relazioni bancarie in essere, nonché l’ente erogatore della pensione.

Tutti i dossier sono impreziositi da ulteriori verifiche circa l’eventuale coinvolgimento in reati di natura penale a monte del riciclaggio. Si individuano in tal modo ulteriori eventuali notizie ed indiscrezioni impattanti sulla patrimonialità del soggetto.

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