Pignoramento: tutto quello che c’è da sapere
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Il pignoramento è un procedimento legale con cui si procede all’espropriazione forzata dei beni del debitore per soddisfare il diritto di credito del creditore. Questo articolo fornirà una guida dettagliata su cos’è il pignoramento, le diverse tipologie, e le procedure coinvolte.
Cos’è il pignoramento?
Il pignoramento è l’atto con cui il creditore, munito di un titolo esecutivo, procede all’espropriazione forzata dei beni del debitore per recuperare quanto gli è dovuto. I titoli esecutivi possono essere sentenze del giudice, decreti ingiuntivi, cambiali, assegni, o contratti di mutuo non pagati. Il pignoramento vincola giuridicamente determinati beni del debitore al soddisfacimento del diritto di credito del creditore, consentendo comunque al debitore di continuare a disporre materialmente dei beni, a meno che non si comporti in modo da sottrarli, distruggerli o deteriorarli.
Il pignoramento serve a garantire che il creditore possa recuperare il proprio credito attraverso la vendita forzata dei beni del debitore, che avviene tramite un’asta giudiziaria. Se i proventi della vendita superano l’importo del credito, l’eccedenza viene restituita al debitore; se sono inferiori, sarà necessario procedere con ulteriori pignoramenti.
Procedura del pignoramento
Prima di procedere al pignoramento, il debitore riceve un atto di precetto, che è un’intimazione formale a pagare il debito entro un determinato termine. Se il debitore non adempie, il creditore può avviare la procedura esecutiva.
È importante non confondere il pignoramento con l’atto di precetto. Quest’ultimo è un atto del creditore che intima al debitore di adempiere all’obbligo di pagamento entro un termine specifico. Se il debitore non paga, si procede con il pignoramento, che è un atto dell’ufficiale giudiziario.
Contenuto dell’atto di precetto
L’atto di precetto deve includere:
- L’intimazione al debitore di adempiere all’obbligo.
- L’indicazione del titolo esecutivo da cui deriva l’obbligo.
- Il termine per adempiere all’obbligo.
- L’avvertimento dell’imminente esecuzione forzata in caso di mancato adempimento.
Dopo la notifica dell’atto di precetto, il creditore deve attendere 10 giorni prima di poter avviare la procedura esecutiva, che deve essere iniziata entro 90 giorni dalla notifica. Se il termine scade senza che sia iniziata l’esecuzione, il precetto diventa inefficace.
Novità della Riforma Cartabia
La Riforma Cartabia ha introdotto alcune novità, come la sospensione del termine di 90 giorni se il creditore presenta un’istanza per la ricerca telematica dei beni da pignorare. Questa sospensione rimane in vigore fino a quando l’ufficiale giudiziario non ha concluso la ricerca. Inoltre, non è più necessario richiedere l’autorizzazione del Tribunale per procedere alla ricerca telematica, tranne in casi di urgenza.
Tipologie di pignoramento
Esistono tre forme principali di pignoramento, a seconda dei beni coinvolti:
- Pignoramento dei beni mobili
Il pignoramento mobiliare riguarda i beni mobili del debitore. L’ufficiale giudiziario procede alla ricerca e scelta dei beni da pignorare, preferendo quelli di più facile e pronta liquidazione, come denaro, oggetti preziosi e titoli di credito. Sono impignorabili i beni di prima necessità, essenziali per il debitore e i suoi conviventi. - Pignoramento dei beni immobili
Il pignoramento immobiliare riguarda i beni immobili, come case, appartamenti e terreni. Quando si tratta della prima casa, esistono particolari limitazioni se il creditore è l’Agenzia Entrate Riscossione. La Riforma Cartabia introduce la possibilità per il debitore di chiedere la vendita diretta dell’immobile pignorato. - Pignoramento presso terzi
Il pignoramento presso terzi è una procedura in cui il creditore recupera i crediti del debitore che sono in possesso di un terzo. Esempi includono conti correnti, stipendi, pensioni e crediti commerciali. Dal 22 giugno 2022, il creditore deve notificare l’avvenuta iscrizione a ruolo anche al debitore e al terzo presso cui si trova il bene o il credito pignorato.
Beni impignorabili
Esistono beni che non possono essere pignorati, come:
- Beni di famiglia essenziali (vestiti, oggetti sacri, elettrodomestici indispensabili).
- Strumenti di lavoro necessari per la professione, l’arte o il mestiere.
- La prima casa, con specifiche condizioni se il creditore è l’Agenzia Entrate Riscossione.
- Auto necessarie per l’attività lavorativa.
- Sussidi di maternità, crediti alimentari, pensioni agli invalidi, pensioni sociali e altri sussidi di sostentamento.
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