Diritto di famiglia

Successione: quali debiti non si trasmettono agli eredi?

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La morte di una persona comporta l’apertura della successione, con il trasferimento ai suoi eredi non solo dei beni, ma anche delle passività. Tuttavia, non tutti i debiti del defunto vengono trasmessi agli eredi. In questo articolo esamineremo quali debiti non sono trasmissibili agli eredi, analizzando le principali eccezioni alla regola generale della successione universale.

La regola generale: la successione universale

Secondo il principio della successione universale, previsto dall’art. 752 del Codice Civile italiano, gli eredi subentrano in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi del defunto. Questo significa che, in linea di massima, essi rispondono dei debiti del defunto con il loro patrimonio, non solo con quello ereditato. Tuttavia, esistono alcune categorie di debiti che non sono trasmissibili agli eredi.

Debiti non trasmissibili agli eredi

Esistono debiti che non vengono trasmessi agli eredi. Alcuni di questi, a causa della loro natura personale, si estinguono con la morte del debitore e non sono soggetti a successione. In questi casi, il creditore non potrà pretendere nulla dagli eredi, indipendentemente dal fatto che essi accettino o rinuncino all’eredità.

  1. Sanzioni amministrative e penali
    Le sanzioni amministrative e penali sono personali e non si trasmettono agli eredi, in alcuni casi, però, come quello dell’abuso edilizio, l’eventuale ordine di demolizione può essere inflitto anche agli eredi divenuti titolari dell’immobile

    • Sanzioni amministrative: multe per violazioni del codice della strada o altre sanzioni amministrative inflitte da enti pubblici si estinguono con la morte del trasgressore.
    • Pene pecuniarie: derivanti da sentenze penali di condanna.
  2. Debiti previdenziali
    Gli obblighi contributivi verso gli enti previdenziali (come l’INPS) per contributi non versati si estinguono con la morte del debitore. Gli eredi non sono tenuti a saldare questi debiti, salvo che abbiano beneficiato di somme indebitamente percepite dal de cuius.
  3. Debiti tributari
    In generale, i debiti tributari sono trasmissibili agli eredi. Tuttavia, le sanzioni tributarie non si trasmettono agli eredi secondo l’art. 8 del D.Lgs. n. 472/1997. Sebbene l’imposta non pagata dal defunto debba essere saldata dagli eredi, le relative sanzioni pecuniarie no.
  4. Debiti condonati o prescritti
    Debiti condonati: se il defunto aveva beneficiato di un condono fiscale o di altra sanatoria, il debito si estingue e non viene trasmesso agli eredi.Debiti prescritti: Se al momento della morte del defunto il debito era già prescritto, gli eredi non sono tenuti a pagarlo.
  5. Assegno di mantenimento
    La morte del soggetto obbligato estingue l’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento all’ex coniuge o ai figli. I figli diventano eredi legittimari, mentre l’ex coniuge, in caso di divorzio già avvenuto, perde sia l’assegno di mantenimento che i diritti di successione. Solo in caso di grave bisogno, il giudice può imporre agli eredi l’obbligo di corrispondere un assegno periodico. Inoltre, l’ex coniuge può ottenere una quota della pensione di reversibilità.
  6. Debiti di gioco e scommesse
    I debiti derivanti da gioco e scommesse sono considerati obbligazioni naturali e non sono trasferibili agli eredi. Questi, pertanto, possono accettare l’eredità anche se il defunto aveva accumulato significativi debiti di gioco.

Rinuncia all’eredità e beneficio di inventario

Per evitare di dover pagare i debiti del defunto gli eredi possono ricorrere alla rinuncia all’eredità. Rinunciando all’eredità, si rinuncia a tutti i debiti del defunto, ma anche tutti i diritti ai suoi beni. La rinuncia deve essere espressa con dichiarazione resa davanti a un notaio o al cancelliere del tribunale competente.

Oltre alla rinuncia, gli eredi possono accettare l’eredità con beneficio d’inventario, una procedura che consente di separare il patrimonio del defunto da quello dell’erede. In questo modo, gli eredi rispondono dei debiti del defunto solo nei limiti del valore dei beni ereditati, proteggendo il proprio patrimonio personale.

Rintracciare gli eredi

Spesso, gestire l’eredità dei debiti diventa un compito complesso, soprattutto quando i creditori incontrano difficoltà nel rintracciare gli eredi del debitore dopo il suo decesso. Questa situazione può notevolmente prolungare i tempi di recupero del debito.

Per evitare questi problemi, è essenziale adottare strategie efficaci. Clipeo, grazie al servizio RINTRACCIO EREDI, offre la soluzione ideale. Grazie ad un accesso rapido e efficace alle informazioni necessarie, siamo in grado di fornire ai creditori tutte le informazioni di cui hanno bisogno: dalla identificazione dei soggetti, alla verifica dell’ultima residenza conosciuta, fino all’accertamento di accettazione o rinuncia dell’eredità. Questo riduce drasticamente le tempistiche di recupero dei crediti, evitando così inutili sprechi di tempo ed energie.

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